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martedì 28 aprile 2015

Combattere la solitudine in compagnia di un cane

Combattere la solitudine in compagnia di un cane

Un cane ci fa compagnia, ci ama e non ci fa mai sentire da soli... auguri ai nostri dolcissimi amici a quattro zampe.


Oggi si festeggia la giornata del cane e noi vogliamo omaggiare i nostri amici a quattro zampe che ci fanno compagnia, ci tirano su di morale e non ci fanno mai sentire soli. I cagnolini sono un ottimo antidoto contro la tristezza o lsolitudine, sono affettuosi e amorevoli e ci tengono compagnia, ci costringono ad impegnarci ed in cambio di ricoprono dicoccole e “bacetti”.
Se vi sentite sole, avete appena subito un lutto importante, una separazione o un evento traumatico potete valutare l’idea di prendere un cane, lui aiuterà voi a stare bene, e voi salverete lui da una vita in canile o per strada. Un cane non è un giocattolo, è un impegno serio che richiede delle responsabilità, va seguito, nutrito curato nel caso ce ne fosse bisogno, non può stare sempre solo in casa, ne abbandonato in pensioni o rifugi per lunghi periodi. Adottare un cane è come avere un nuovo membro della famiglia, con tutti i doveri e l’impegno che questo comporta.
Adottare un cane è una scelta impegnativa ma se siete sicure e convinte di aggiungere un posto in famiglia, sono certa che non ve ne pentirete mai. Un cane è un compagno di avventure, non vi farà mai mancare affetto e coccole, potete uscire insieme, fare lunghe passeggiate e persino portarlo in vacanza con voi, vedrete che sarà bellissimo dividere con lui le vostre giornate. Con un cagnolino in giro per casa non sarete mai da sole, vi amerà di un amore incondizionato e totale del quale non potrete più fare a meno. I cani sono molto empatici e riescono a relazionarsi bene con noi umani, ci capiscono e sanno quando è il momento di giocare, di accucciarsi vicino a voi e di protestare perché hanno fame o vogliono uscire.
Tanti auguri ai cani e a tutti i loro padroni!

lunedì 27 aprile 2015

Modelle troppo magre: fatta la legge, trovato l'inganno?

Modelle troppo magre: fatta la legge, trovato l'inganno?

Un articolo della giornalista dell'Observer Jennifer Sky svela il trucco delle modelle per aggirare la recente legge contro lo magrezza approvata in Francia.

La legge sulle modelle troppo magre è passata in Francia agli inizi di questo mese, ma nel mondo della moda si starebbe già cercando il modo di raggirarla: a svelarlo è la giornalistaJennifer Sky dell'Observer in lungo articolo, dove assieme ad alcuni argomenti caldi dell'industria della moda ha descritto nel dettaglio quali siano le modalità adottate per evitare di incappare nei controlli.

Ho parlato con una modella, chiamiamola Lauren, che ha partecipato recentemente alla settimana della moda spagnola giusto appena dopo l'approvazione della legge sulle modelle troppo magre. "Ho fatto la fashion week in Spagna dopo che avevano rafforzato la legge e le agenzie avevano trovato una scappatoia. Ci hanno dato lo Spanx da riempire con sacchetti pesati, quindi le ragazze più magre potevano avere un peso 'sano' sulla bilancia. Le ho viste mettersi anche i pesi nei capelli.
Una testimonianza non fa una prova certa e quindi anche su questo ci sarebbe da investigare, ma Jennifer Sky si è dilungata nel discorso affrontando la questione dal punto di vista della salute: una donna può essere magra di costituzione come la modella Coco Rocha e avere un BMI (indice di massa corporea) sotto la media indicata dalla legge francese, ma non per questo significa che non mangi, sia anoressica o denutrita.
La moda ha bisogno di regolamentazione, ma i legislatori dovrebbero concentrarsi non sui corpi dei lavoratori, bensì sui posti di lavoro. Lauren ha avuto da aggiungere: [...] "Credo che la soluzione migliore sia alzare il limite di età per le modelle a 18 anni. Molte modelle magrissime stanno semplicemente affrontando la pubertà e permettere ai loro corpi di formarsi prima della carriera potrebbe essere un beneficio per tutti"
Un commento? Sì, il mondo della moda andrebbe rivoluzionato da cima a fondo. O forse bisognerebbe cambiare direttamente il nostro modo di pensare e interpretare la moda, che predilige magrezze eccessive e porta a leggi tanto restrittive quanto tristemente necessarie per tentare di aggirare il fenomeno.